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GIUSEPPE CONTE: “Ecco il nuovo M5S”

Giuseppe Conte parla del proprio ruolo all’interno dell’M5S e del futuro del Movimento in un’intervista al Corriere della Sera

𝗟𝗔 𝗠𝗜𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗢𝗗𝗜𝗘𝗥𝗡𝗔 𝗔𝗟 𝗖𝗢𝗥𝗥𝗜𝗘𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗥𝗔

𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘢 𝘧𝘦𝘣𝘣𝘳𝘢𝘪𝘰, 𝘩𝘢 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘗𝘢𝘭𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘊𝘩𝘪𝘨𝘪.

𝗟𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱’𝗮𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮?

«Molto motivato – risponde l’ex premier via Zoom — Pronto a continuare a lavorare per il bene dei cittadini».

𝗟𝗲𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗮𝗹 «𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼» 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲?

«Nessuno ha mai pensato a un complotto internazionale. Il mio governo ha sempre ricevuto forte sostegno dalle cancellerie europee, anche perché, se non lo avesse avuto, l’Italia non avrebbe ottenuto l’affidamento per i 209 miliardi del Recovery».

𝗖𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗮𝘃𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗠𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼?

«Avrà un respiro più ampio e internazionale, sarà in costante dialogo con la società civile e con tutte le componenti sane del Paese. Allargheremo il nostro raggio di azione a tutti i centri produttivi, anche a quelli a cui in passato non abbiamo guardato con la dovuta attenzione. Penso a tutta la filiera dei servizi, al commercio, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, ai professionisti».

𝗜𝗹 𝗴𝗿𝗶𝗱𝗼 «𝗼𝗻𝗲𝘀𝘁𝗮̀, 𝗼𝗻𝗲𝘀𝘁𝗮̀» 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮̀ 𝗶𝗻 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗶𝘁𝘁𝗮?

«Saremo ancora più impegnati a combattere mafie e corruzione, concentrati a favorire le innovazioni tecnologiche, la sostenibilità ambientale ed energetica e gli interventi mirati a rendere il nostro Paese più vivibile ed equo, per i giovani, le donne e le persone non autosufficienti. E non ci saranno più “no” pregiudiziali».

𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗲𝗱𝗿𝗮̀ 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗵𝗶?

«Ci siamo sentiti, ci incontreremo presto. Questo periodo non ha giovato al M5S, ma con la nuova leadership tornerà a far sentire la sua voce in modo chiaro e forte e lavoreremo, come sempre, per un obiettivo non negoziabile che è il bene del Paese».

𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗲𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼, 𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗿𝗿𝗮̀ 𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲?

«Alcune decisioni hanno scontentato i cittadini e suscitato perplessità, penso al sostegno alle imprese, ad alcuni indirizzi in materia di tutela dell’occupazione e di transizione ecologica. Disorientamento hanno provocato anche il condono fiscale e adesso l’emarginazione dell’autorità anticorruzione. È normale che il disagio dei cittadini si ripercuota anche sulla forza che conserva la maggioranza relativa in Parlamento. Ma noi vogliamo continuare a collaborare alla ripartenza del Paese e lo faremo in modo leale e costruttivo, senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie».

𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗯𝗿𝗮 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲.

«Con Bonafede abbiamo programmato massicci investimenti per accelerare i processi, per una giustizia più efficiente ed equa. Siamo invece contrari a meccanismi che alimentino la denegata giustizia. Ci confronteremo in modo chiaro e trasparente con le altre forze politiche».

𝗜𝗹 𝗱𝘂𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲𝗶 𝗲 𝗗𝗶 𝗠𝗮𝗶𝗼 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗴𝗮𝗹𝗹𝗮, 𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮?

«Sono tre anni che questo presunto dualismo scompare e riappare sui giornali, in realtà abbiamo sempre lavorato fianco a fianco e siate certi che Luigi non farà mancare il suo contributo fondamentale anche al nuovo Movimento».

𝗗𝗿𝗮𝗴𝗵𝗶 𝗹𝗼 𝘃𝗲𝗱𝗲 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗴𝗶, 𝗼 𝗮𝗹 𝗤𝘂𝗶𝗿𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲?

«In questo momento è importante che il governo possa proseguire il suo percorso e dobbiamo evitare che il toto-Quirinale diventi un elemento di confusione».

𝗟𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗵𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮 𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗮 𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝘀, 𝗩𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗕𝗲𝗹𝗹𝗼𝗻𝗶?

«Sono scelte che rientrano nelle prerogative del premier. Durante la scorsa esperienza di governo altri sembravano averlo dimenticato e si stracciavano le vesti ogni giorno, perché esercitavo queste prerogative di legge. Il dibattito su continuità e discontinuità non mi appassiona, non vivo la politica sulla base di personalismi».

𝗙𝗶𝗴𝗹𝗶𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗿𝗰𝘂𝗿𝗶?

«Sono situazioni incomparabili. Arcuri ha fatto un lavoro straordinario nonostante critiche ingenerose e spesso strumentali, ha permesso all’Italia di partire con il piede giusto nella fase in cui dovevamo fare i conti con la mancanza dei vaccini e comunque anche allora eravamo tra i primi in Europa. La situazione oggi è molto diversa, Figliuolo e le Regioni stanno efficacemente completando la campagna vaccinale».

𝗖𝗼𝗽𝗿𝗶𝗳𝘂𝗼𝗰𝗼, 𝘀𝗶̀ 𝗼 𝗻𝗼?

«Vista la calda stagione mi preoccuperei meno di mantenere il coprifuoco e più di far ripartire tutte le imprese, soprattutto quelle che soffrono per la concorrenza dei giganti del commercio online, quelle della filiera turistica, della cultura e dello spettacolo».

𝗖𝗵𝗲 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝘀𝗮𝗿𝗮̀, 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲?

«Un leader eletto democraticamente e chiamato a operare una sintesi politica in modo da orientare la rotta e tenere la barra dritta. Non avremo un uomo solo al comando, ma nuove figure e ruoli con numerosi organi che si occuperanno di rapporti col territorio, rapporti internazionali, iniziative legislative, scuola di formazione…».

𝗖𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗿𝗮̀ 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗹 𝗠𝟱𝗦?

«Dopo che i tecnici avranno verificato i dati degli iscritti, annunceremo le tappe, lanceremo il cronoprogramma e anche la manifestazione a cui stiamo lavorando. Ho assunto con grande entusiasmo l’impegno a elaborare il nuovo progetto e portare il nuovo statuto, che sarà votato prima delle cariche elettive. Il leader sarà eletto dagli iscritti. Li consulteremo ancor più di prima, attraverso una piattaforma telematica che rimarrà lo strumento principale».

𝗖𝗮𝗱𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼?

«La questione non è nel nuovo statuto, sarà risolta in seguito con il nuovo codice etico e la discussione sarà fatta in modo trasparente coinvolgendo anche gli iscritti».

𝗚𝗿𝗶𝗹𝗹𝗼 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮̀ 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲?

Beppe Grillo

«Nel nuovo Movimento sarà ben chiara la figura del garante e questa figura non può non rinviare a Grillo, presenza insostituibile».

𝗗𝗮𝘃𝗶𝗱𝗲 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗹𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗲 𝘀𝗲 𝗻𝗲 𝘃𝗮. 𝗟𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼?

«Le strade si sono divise, ma io e tutto il Movimento abbiamo grande rispetto per Casaleggio, padre e figlio. Bisogna avere rispetto per la propria storia, non ci può essere futuro senza radici. Partiremo dai valori fondativi come trasparenza, partecipazione, condivisione e saremo ancora più innovativi sulla lotta alle diseguaglianze sociali, l’attenzione ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Sulla base di questi principi costruiremo una struttura leggera, ma efficiente, con un linguaggio e un metodo di lavoro rinnovati».

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗰𝗰𝗶, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗹’𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗗𝗶 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗟𝗲𝘇𝘇𝗶, 𝗠𝗼𝗿𝗿𝗮, 𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝗮?

«L’appoggio a Draghi è stata una scelta difficile e dolorosa e io ho profondo rispetto per chi si è allontanato. Ma non potevamo volgere le spalle alla sofferenza degli italiani, quella scelta andava compiuta e io ho subito posto le condizioni perché partisse il nuovo governo e si completassero campagna vaccinale e PNRR. Di Battista è un ragazzo leale e appassionato, adesso è in partenza per l’America Latina ma quando tornerà ci confronteremo e valuteremo le ragioni per camminare ancora insieme».

𝗦𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗹𝗲𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗥𝗼𝗺𝗮?

«Io non ho mai pensato di correre per il seggio di Roma. Mi farebbe davvero molto piacere restituire quello che Roma mi ha dato, ma non posso assumere impegni con i romani che non potrei mantenere. Devo dedicarmi a tempo pieno alla ripartenza del Movimento. Un seggio in Parlamento è un onore ma sarebbe un disonore lasciarlo sistematicamente vuoto».

𝗟𝗲 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗹 𝗣𝗱 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼?

«Io non do un giudizio negativo del dialogo che stiamo coltivando col Pd e le altre forze di sinistra, su alcuni territori abbiamo già trovato delle intese e continuiamo a lavorare per estendere questi accordi in altri comuni. Come già a Napoli, stiamo lavorando insieme per costruire un solido patto anche per le regionali calabresi. La direzione di marcia quindi è chiara e la nostra identità sarà così forte che ci consentirà di dialogare anche con l’elettorato moderato».

🔴 CON GLI ATTIVISTI, CON GIUSEPPE CONTE, CON L’ITALIA MIGLIORE! 🔴Il MoVimento 5 Stelle per me È E RESTA PROPRIETÀ DEGLI ATTIVISTI, degli iscritti e di tutti quelli che lo hanno resto grande.La figura di Giuseppe Conte è a mio parere il perfetto catalizzatore delle nostre istanze e dei nostri valori che sono e devono rimanere irrinunciabili. Ma è evidente che la figura di Conte, il politico più amato dagli italiani e di gran lunga il miglior premier almeno dai tempi di Ciampi, vada inserito nel pieno rispetto dei diritti degli iscritti.Per questo ritengo un’ottima notizia l’essere finalmente tornati in possesso dei dati dei nostri iscritti, e per questo spero che ci impegneremo TUTTI INSIEME, TUTTI UNITI, a dare una svolta positiva è di crescita al Movimento, senza imposizioni dall’alto ma con un percorso condiviso con tutti: dall’ultimo simpatizzante a Giuseppe Conte, passando per ogni attivista, portavoce, sindaco, membro del governo.”Saremo ancora più impegnati a combattere mafie e corruzione, e concentrati in favore delle innovazioni tecnologiche, dell’ambiente e nel rendere il nostro Paese più vivibile ed equo per i giovani, le donne e le persone non autosufficienti”, ha detto giustamente Conte, ed io dico che proprio perché questa sia la prossima realtà, dobbiamo partecipare tutti e smetterla con personalismi e imbarazzanti fughe in avanti di singoli, che ci fanno solo male.Avanti con Giuseppe Conte, piuttosto, avanti tutti insieme!

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