Giuseppe Conte accolto ovunque da piazze gremite. 

Giornali a servizio dei peggiori che non hanno il coraggio di raccontare la verità, e l’incapacità di raccontare la realtà torna prepotente a fare capolino ovunque proprio in questi giorni, in occasione del tour dGiuseppe Conte attraverso l’Italia intera.

Riempire le piazze, riavvicinare i cittadini alla politica attiva, è uno dei compiti più importanti e nobili che ogni partito ed ogni leader devono assolvere. La risposta del popolo italiano agli incontri con Conte è semplicemente strabiliante: piazze e strade sempre piene, l’entusiasmo alle stelle, il desiderio di interagire con il leader oggi più amato dagli italiani è altissimo e contagioso.

Conte accolto ovunque da piazze gremite

Sui giornali di regime diventano vuote.

Naturalmente chi non ama Conte e il M5S potrebbe criticarne i contenuti, le proposte, lo stile o qualunque altra cosa criticabile: sarebbe quello il ruolo della stampa libera. Stampa libera che può invece – e dunque non dovrebbe – negare in modo grottesco la realtà, perché quando un mezzo di informazione nega la realtà o la stravolge, viene meno al suo dovere.

Ebbene, basta sbirciare i social, le Tv o i più importanti (ma per quanto ancora lo saranno?) giornali italiani, per rendersi conto che come in un riflesso pavloviano che arriva a fare persino tenerezza, la strada della negazione della realtà è la scelta uniforme dell’esercito antigrillino in servizio permanente. Con sprezzo del ridicolo si racconta di piazze vuote, di flop, di indifferenza e scontento verso Conte.

È imbarazzante che nell’epoca degli smartphone qualcuno possa sostenere una tale baggianata: le immagini sono lì, evidenti e inconfutabili testimoni di una folla che non si vedeva da anni nelle piazze italiane stanche di promesse: l’ultimo ad averle riempite così fu proprio Beppe Grillo con i suoi tour! Le dirette illustrano senza possibilità di falsificazione come queste piazze non solo siano gremite di cittadini, ma anche di entusiasmo, voglia di partecipare, fiducia nelle persona di Giuseppe Conte e nel futuro del M5S.