Oggi ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ancora troppo diffusa, e troppo spesso impunita, molte volte rimane nel silenzio o non viene denunciata.
Le istituzioni affrontino con fermezza questa violazione dei diritti umani, formulando tutti i provvedimenti che siano utili alle donne.

Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo i dati drammatici di un fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, Italia compresa. E ribadiamo la necessità di intervenire in maniera concreta contro questa piaga. Moltissime le iniziative virtuose e i modi per sostenere le associazioni impegnate in prima linea. D’altronde, l’85 per cento degli italiani ritiene che la violenza sulle donne rappresenti un allarme della società con quella sessuale ritenuta la più grave e per l’83 per cento se ne dovrebbe parlare di più, soprattutto sui canali istituzionali (58 per cento), nei luoghi di lavoro (55 per cento) e da parte del personale sanitario (54 per cento).

Il numero verde antiviolenza: 1522

Anche i dati del 1° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa di Censis e Verisure, con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni – presentato a Roma lo scorso 4 Ottobre – evidenziano un considerevole incremento di casi di violenza di genere e chiamate al numero verde antiviolenza 1522. Nel 2021 si sono registrate: 5.169 violenze sessuali, il 5,8% in più rispetto al 2019 e il +14,9% rispetto al 2020; 119 omicidi con vittime donne, + 9,2% rispetto al 2019; 16.272 chiamate al numero verde antiviolenza 1522, ben l’88,2% in più dal 2019 al 2021. Non a caso, in Italia il 30,8% delle donne teme di subire una violenza sessuale e il 4,5% una violenza domestica.

Violenza: aumentate le ricerche su Google

Stando a una fotografia di quanto avviene in rete, realizzata dal sito AvantGrade.com – agenzia SEO, SEA e Web Analytics – che ha analizzato le ricerche potenzialmente connesse alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, emerge come negli ultimo anno il totale delle ricerche svolte su Google in Italia con le parole “uomo violento” siano state ben oltre i 30.000, come ad esempio “uomo violento cosa fare”, “come comportarsi con un uomo violento” e “come allontanare un uomo violento”. Lo studio rivela anche ricerche più specifiche relative a situazioni coniugali difficili. Tra quelle più frequenti, spicca “mio marito quando beve diventa cattivo” (3.970 ricerche in un anno), “mio marito ha scatti d’ira” (2.780 volte l’anno) e “mio marito mi picchia” (2.500 volte l’anno).

La violenza non è “normale”

I dati sono ancora più allarmanti fuori dalle mura domestiche e potrebbero riguardare coppie più giovani. La conferma arriva in particolare da una ricerca molto frequente: “è normale che il mio ragazzo mi picchi” è cercata 7.080 volte l’anno. Il bisogno di sicurezza si evince anche da ricerche di metodi per difendersi: “Spray al peperoncino” è la ricerca più frequente, con un volume pari a 177.600 ricerche in un anno, ma anche “Corso difesa personale femminile” è cercata 2.040 volte l’anno.