Non dobbiamo sottovalutare i problemi legati alla disponibilità di risorse preziose necessarie per la produzione alimentare e non (come terra, acqua, sostanze nutritive ed energia).
Da anni il consumo di queste risorse supera tasso di rigenerazione globale.
Questi temi, di grande rilevanza, devono spronare la società a compiere un cambiamento profondo e duraturo.

Il 2022 è stato caratterizzato da una delle più estreme siccità mai registrate in Italia e in Europa, con gravi ripercussioni sulla portata fluviale, sull’agricoltura e la produzione idroelettrica. Le prospettive per il 2023 non sono incoraggianti e gli effetti della siccità sono aggravati da fenomeni pluviometrici estremi come nubifragi, mareggiate, trombe d’aria e sbalzi termici che provocano danni al territorio e al sistema produttivo.

Per affrontare in modo adeguato la siccità, i comuni devono promuovere politiche intersettoriali sulla gestione della quantità e della qualità dell’acqua, prevedere una ricognizione puntuale degli scopi delle principali captazioni idriche locali, richiedere analisi qualitative a campione della risorsa idrica emunta dai pozzi domestici e condividere in modo solidaristico e proporzionale la necessità di riduzione dei consumi domestici.

Quali misure devono adottare i cittadini comuni per arginare questo fenomeno negativo?

I cittadini possono adottare alcune misure per arginare la siccità. Innanzitutto, possono limitare al minimo i consumi, come ad esempio quelli per l’irrigazione del prato o del giardino, ed evitare sprechi di acqua. Inoltre, possono evitare di gettare rifiuti nei corsi d’acqua e promuovere la raccolta dell’acqua piovana per usi domestici. Inoltre, possono monitorare i propri consumi e informarsi sugli eventi climatici per sapere come reagire in caso di siccità. Infine, possono supportare le iniziative locali per la tutela delle risorse idriche, come ad esempio campagne di sensibilizzazione.

Abbiamo presentato una mozione per stimolare l’amministrazione a non sottovalutare questa emergenza climatica

Cambiare si può e si deve.